“Non sapevo che fosse possibile”

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Jul 25, 2023

“Non sapevo che fosse possibile”

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è assolutamente unico, ma segue le orme dei precedenti giochi di Zelda in più modi del previsto. The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è assolutamente unico,

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è assolutamente unico, ma segue le orme dei precedenti giochi di Zelda in più modi del previsto.

La leggenda di Zelda: Le lacrime del regno è del tutto unico, ma segue le orme dei precedenti giochi di Zelda in più modi del previsto. Anche se è un seguito diretto del titolo precedente, Breath of the Wild, TOTK si distingue. Introducendo aspetti completamente nuovi del gameplay come la costruzione libera, l'inversione temporale controllabile e l'ascensione attraverso la solida roccia, TOTK ha portato alcuni giocatori a chiedersi se si qualifichi anche come un gioco di Zelda. Ma ovviamente lo fa: nella sua essenza, ha come protagonista il cast classico di Zelda con alcune nuove aggiunte e mette i giocatori attraverso la classica formula Zelda di dungeon ed esplorazione.

Tuttavia, anche il gioco più originale deve trarre ispirazione da qualche parte. Questo è esattamente ciò che fa TOTK, ma aveva un vantaggio unico che non è concesso alla maggior parte dei giochi rivoluzionari: 37 anni di storia del franchise da cui attingere. TOTK è un gioco di Zelda in tutto e per tutto, ma è anche quasi completamente irriconoscibile rispetto alle origini della serie. Ciò è dovuto alla lunga tradizione della serie Zelda di cui i creatori sono pienamente consapevoli.

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In un'intervista con il sito web olandese RTL Nieuws, tradotta da Nintendo Everything, Eiji Aonuma ha commentato la storia della serie con innovazioni creative, raccontando una storia in cui l'ex presidente di Nintendo Satoru Iwata ha esclamato che "non sapeva che ciò fosse possibile" quando ha visto per la prima volta Link saltare fuori dallo schermo del 3DS grazie all'effetto 3D stereoscopico di A Link Between Worlds. Fin dall'inizio, Zelda ha sempre puntato sull'innovazione e sulla reinvenzione. La sua creatività è arrivata a tal punto da far reagire scioccata perfino Iwata. In TOTK, ciò assume la forma di un sistema fisico incredibilmente complicato ma flessibile.

La fisica di TOTK e l'abilità di costruzione di Ultrahand sembrano raggiungere l'impossibile, consentendo ai giocatori di costruire improbabili aggeggi con solo pochi pezzi di ricambio e un'immaginazione sfrenata. I giocatori hanno messo insieme le costruzioni più incredibili, come soluzioni inaspettate a enigmi difficili, armi meccanizzate con una serie di parti mobili e persino dispositivi di tortura Korok e Beedle. Per la prima volta nella serie Zelda, questa funzionalità creativa mette la capacità di innovare direttamente nelle mani del giocatore. L'innovazione fa ancora parte di Zelda come lo è sempre stata, ma ora non è più l'unica responsabilità dello sviluppatore. Con solo un piccolo sforzo, il giocatore può avere un momento di "Non sapevo che fosse possibile" tutto suo.

Molto prima di TOTK, fin dai suoi esordi, la serie Zelda è sempre stata innovativa e influente. Il primo gioco, The Legend of Zelda del 1986, è stato uno dei primi videogiochi fantasy medievali di azione e avventura. È stato incredibilmente influente sul genere a venire, con altri derivati, anche nel genere dei giochi di ruolo fantasy, prendendo in prestito idee da esso in blocco. La sua prospettiva dall'alto verso il basso, il gameplay esplorativo dei dungeon e i tesori ben nascosti sono diventati standard per i piatti fantasy medievali e anche oggi questi elementi sono ancora comuni.

La serie ha poi tentato di innovare la formula trasformando Zelda in uno scroller laterale. Zelda 2: The Adventure of Link fonde il gameplay top-down e side-to-side in una sorta di gioco proto-3D in cui i giocatori possono vedere il mondo solo da un'angolazione alla volta. Questa tradizione ha trasferito l'esperienza, completa e integrale, ai sistemi portatili. Il suo primo tentativo è stato il brillantemente surreale Link's Awakening, che suona quasi come Zelda 2 in un'ambientazione assolutamente unica piena di personaggi unici. Link's Awakening si è allontanato addirittura dalla tipica ambientazione Zelda di Hyrule, portando Link nell'isolata e onirica Koholint Island.

Zelda ha fatto la sua prima incursione nella grafica 3D con Ocarina of Time del 1998, un'altra tradizione chiaramente visibile in TOTK. Rilasciato per Nintendo 64, la sua grafica a blocchi e i modelli spigolosi dei personaggi potrebbero non sembrare molto al giocatore moderno: è facile dimenticare che una volta erano niente di meno che rivoluzionari. Zelda ha continuato ad espandere la sua formula 3D durante quella generazione di console e quella successiva, introducendo un sistema di loop temporale in Majora's Mask nel 2000. Questo è qualcosa che da allora è stato raramente replicato da nessun gioco: un sistema in stile Ricomincio da capo, in cui tutti sono predestinato a fare certe cose in certi momenti in certi giorni e, dopo un certo periodo, l'orologio torna all'inizio.